Debbo soggiungere che avendo incontrato Noah nella corte di Hannah, ed avendo appreso che Ida era dal sagan, l'avevamo cercata, l'avevamo trovata in una via recondita dietro il giardino, e che l'avevo alla perfine decisa ad accettare un ricovero momentaneo nella casa un dì abitata da Maria, ed ora vuota, onde sottrarla agli attentati ad alle ricerche di Claudia, la quale, vedendosela sfuggire, le aveva gridato dietro:
- Ti ritroverò!
La sera seguente, Antipas e la sua corte arrivarono nel bel palazzo del sobborgo di Bezetha. Egli sembrò incantato di vedermi; imperciocchè con me e' si spogliava della sua maestà e diveniva un allegro compare. E' si affrettò a mostrarmi i suoi pappagalli, le sue scimmie, i suoi nani, le dotte bestie che aveva acquistate dopo la mia ultima visita a Tiberiade, e che conduceva seco, mescolati tutti insieme, querelandosi continuamente e stuzzicandosi reciprocamente.
- Quando avrò annesso la Giudea e la Samaria alla mia tetrarchia, diss'egli, allogherò tutte queste curiosità nella fortezza Antonia, ed i miei sudditi andranno a vederle. Bisogna pur far qualche cosa per il popolo, al postutto.
- Qualche volta, non sempre osservai io: ciò gli darebbe delle cattive abitudini.
- Inoltre, Giuda, continuò egli, sono innamorato pazzo della figlia di mia moglie. Dal giorno che quella piccina alzò il suo piede al livello del mio naso, io ho le traveggole e non ci vedo che stelle. Quella povera Erodiade fa ciò che può e ciò che non può per distrarmi, non mi rifiuta nulla, si presterebbe a tutte le mie fantasie.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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