XIII.
A capo del sesto mese, ecco che Giuseppe ritornò dai suoi lavori di carpentiere, ed entrando in casa sua vide incinta Maria. Col viso abbattuto (e' si gettò per terra e pianse amaramente) dicendo: Di qual fronte oserò guardare io il Signore Iddio? quale preghiera farò io per questa piccola creatura che ricevei vergine dal Tempio del Signore Iddio e non l'ho guardata? Chi mi ha ingannato? Chi ha fatto questo male in casa mia? Chi ha cattivata e sedotta la vergine? Non mi è avvenuta una storia simile a quella di Adamo? perchè all'ora della sua gioja il serpente entrò, trovò Eva sola e la sedusse? Sì, sì, simile cosa emmi arrivata. E Giuseppe risorse di terra, ed avendo presa Maria, le disse: O voi che eravate così gradita al Signore, perchè avete voi fatto ciò ed avete obliato il vostro Dio, voi ch'eravate stata allevata nel santo dei santi? Perchè avete voi avvilita l'anima vostra, voi che ricevevate il vostro nutrimento dalle mani degli angeli?175 Perchè avete fatto ciò? Ma ella piangeva amaramente dicendo: Io sono pura; io non ho conosciuto alcun uomo. E Giuseppe di rimando: E donde vi viene dunque codesto che avete nel seno? Maria rispose: Il Signore mio Dio è vivente: io ignoro donde questo mi venga.
XIV.
E Giuseppe, affatto interdetto, persisteva nel suo pensiero: Che mi farò io di lei? Poi dicevasi in fra sè: Se nascondo il suo peccato, io sarò trovato colpevole nella legge del Signore176; se la denunzio agli occhi dei figli d'Israello, temo che ciò non sia giusto e che non trovino che io consegno il sangue innocente ad un giudizio di morte.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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