Egli dice inoltre esser figlio di Dio e re, ciò che noi non crediamo, e perfino temiamo di udire. Pilato fece uscire tutti, eccetto i dodici che attestavano non essere il rabbì nato da fornicazione, fece tirar da parte anche costui, e dimandò loro: Per quale ragione i Giudei vogliono far morire Gesù? I dodici risposero: Il loro zelo proviene da che il rabbì guarisce in giorno di sabbato. E Pilato: Gli è dunque per un'opera buona che vogliono dargli la morte? Sì, signore, sclamarono i dodici.
III.
Pilato uscì allora dal pretorio e disse agli Ebrei, con grande collera: Prendo la terra a testimonio, che io non trovo colpa in questo uomo. I Giudei risposero: Se e' non fosse un malfattore, non ve lo avremmo menato qui. E Pilato: Prendetelo dunque e giudicatelo secondo la vostra legge. I Giudei fecero osservare: Non ci è permesso di mettere alcuno a morte. Pilato disse ai Giudei: La vostra legge vi dice dunque: non uccidete190: non è lo stesso di me? Ed entrando per la seconda volta nel pretorio, Pilato fece venir Gesù solo e gli chiese: Siete voi il re dei Giudei? Gesù rispose: Dite voi ciò da voi stesso o altri ve lo hanno detto di me? Pilato sclamò: Sono Giudeo io forse? La nazione ed il principe dei sacerdoti mi vi hanno consegnato. Cosa avete voi fatto? E Gesù: Il mio regno non è di questo mondo; se lo fosse, i miei ministri avrebbero resistito e non sarei stato gittato ai Giudei; ma ora il mio regno non è qui. Pilato chiese: Voi siete dunque re? Gesù rispose: Voi dite che io sono re.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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