I Siciliani sono ambiziosi e lottano per proprio conto. I Napoletani si mostrano pių flessibili in faccia ai ministri. Essi si onorano di una stretta di mano, di una parola lusinghiera, di un sorriso, delle moine di un ministro; essi volteggiano, come farfalle, sempre intorno ai banchi dei membri del Gabinetto. I Toscani pajono indecisi; essi portano scritto sulla loro bandiera: Ne quid nimis! I Lombardi sono i pių caldi partigiani del conte di Cavour - oggi del barone Ricasoli - ma non sė teneri che i Toscani - e con vedute amministrative pių larghe. I deputati dell'Italia del centro sono ministeriali in genere. I Piemontesi, o funzionari o del terzo partito - ma conservatori sempre - anche sedendo alla sinistra. In generale il Ministero recluta i suoi uomini pių tra gli aspiranti agl'impieghi ambiziosi che tra gl'impiegati e tra gl'inquilini del bilancio. E nondimeno, gl'impiegati conosciuti e sconosciuti, i funzionari ed i pensionati, sommano almeno a 120 fra noi. Ne ho veduti perō votare con la sinistra ed altri alla sinistra sedere.
Tocchiamo ora le specialitā.
Non si agiterā mai una quistione senza che non avessimo a sorbire un ordine del giorno di Ricciardi, o di Lanza, o di Buoncompagni. Caracciolo porta attorno degli ordini del giorno in commandita, a cui non mancano mai nč Lacarta, nč Bonghi, nč Massari, nč Baldacchino - e non ho bisogno di dirvi di quale tinta. Il dormiglione il pių assiduo, il pių intrepido del Parlamento, č il signor Ranieri. Bisogna domandar la chiusura? il lasso della discussione č bello e trovato - č il signor Gallenga - il quale troppo sovente, ahimč! non ha che ragione.
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