Non si conosce ancora tutta l'estensione e la profondità dell'opera del conte di Cavour, perchè quest'opera, essendo stata in gran parte una cospirazione di tutte le ore, e dovunque, ed in tutto, l'epoca delle rivelazioni non è ancora arrivata. Ma io credo che quest'opera è stata immensa, avuto conto dell'intensità e dell'attività del suo spirito. Egli fu il nostro Pitt. Ed io sarei quasi per dire, più grande che lui - perocchè egli ebbe la costanza, la tenacità, la fissità dello scopo, l'implacabilità dell'odio contro il nemico del suo paese, come l'immenso uomo di Stato dell'Inghilterra, ed ebbe in più a lottare contro l'esiguità dei mezzi di cui appena poteva disporre l'Italia. Pitt agitava e rimoveva con una leva che chiamavasi la Gran Bretagna; Cavour con un pezzo di cuneo che chiamasi Piemonte. Ma come Pitt, egli usò di quella dittatura irresponsabile di cui l'avevano investito il suo re ed il suo paese - ed il risultato ch'egli ne ottenne fu cento volte più grandioso. Pitt abbattè un uomo; Cavour creò una nazione!
Io mi arresto. L'ora di comprendere il conte di Cavour e di valutare la sua parte non è ancora sonato.
III.
Cavour riassume in sè stesso il Gabinetto. - Minghetti prima di esser ministro. - Ministro e dopo. - Fanti. - Della Rovere. - Peruzzi. - Cassinis. - Il ministro amabile ed il suo a latere signor Niutta. - De Sanctis. - Una parola della politica del Gabinetto.
Torino, 6 maggio 1861.
Il Ministero dunque è il conte di Cavour. L'Europa lo sa: noi lo sappiamo. I membri del Consiglio non sono uomini politici.
| |
Cavour Pitt Stato Inghilterra Italia Gran Bretagna Cavour Piemonte Pitt Cavour Cavour Gabinetto Rovere Niutta Sanctis Gabinetto Ministero Cavour Europa Consiglio
|