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      Zanardelli s'incorporò in seguito nel battaglione di Brescia, che si battè nel Tirolo e sì trovò al combattimento di Castel-Toblin. Poscia entrò nel battaglione degli studenti inviato al blocco di Mantova. Il signor Zanardelli restò quindi sempre sulla breccia, dopo la rioccupazione austriaca della Lombardia, scrivendo libri, articoli di statistica, di economia politica, di politica e di diritto, e pagando di nuovo, nel 1858 e 1859, di sua persona, onde cacciare la dominazione straniera d'Italia. Il signor Zanardelli appartiene all'opposizione moderata, e si è mostrato instruito ed abile oratore tutte le volte che, in gravi questioni giuridiche o economiche, ha presa la parola.
      Il signor Massari è cavaliere di parecchi ordini, e fra non guari commendatore. E perchè no, se lo è Spaventa? Egli ha ingegno, non ha carattere fiero e restio, è servizievole al di là che non glielo chieggano - ond'è che è desso il meno rimunerato dei servitori del Governo. Lo stesso Cavour, che usava senza scrupoli di questa sorta di favoriti, fu piuttosto ingrato. Massari fu scudiero di Balbo, poi d'Azegiio, poi di Gioberti, poi di Cavour, oggi di Ricasoli, domani di Ratazzi.... Egli è, egli sarà.... sempre abile, mai disonesto. Ha mente colta, ma alla superficie; parla con facilità ed aggiustatezza di linguaggio, ha modi che variano a seconda del partner con cui ha a fare - dal monello al cortigiano. È l'uomo lo più calunniato tra i mestatori della politica governativa, ma in verità egli è cento volte migliore della sua rinomanza - e, comparato ad altri della consorteria, un modello.


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I moribondi di Palazzo Carignano
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Perelli Milano
1862 pagine 170

   





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