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      Il terzo partito domanda un armamento militare nelle proporzioni che si convengono ad una grande nazione. Il general Fanti prima, oggi Della Rovere, lavorano a questo intento. Esso vuole una marina potente: gli è ciò che il conte di Cavour e poi il suo successore Menabrea mirano a fare senza tamburo e senza trombette. Il terzo partito darebbe inoltre un grande slancio alla mobilizzazione delle milizie nazionali. Il Parlamento si mostrò in ciò ben tiepido, forse timido, quando votò la legge Garibaldi su questo proposito: nè credo che il terzo partito lo troverebbe oggi più ardente.
      Il terzo partito farebbe in modo di presentare sempre il budget a tempo, onde seriamente discuterlo prima di metterlo in atto. Nè il conte di Cavour, nè poscia il Ricasoli, si sono mai opposti a questa discussione dei bilanci: la difficoltà è di comporli tali che si bilancino davvero. Ed a questo proposito, il terzo partito assicura ch'esso andrebbe a rilento nell'imposizione di nuove tasse. Bisogna dire che la sarebbe questa una promessa squisitissima, se la si potesse tenere e realizzare - a meno che il terzo partito non abbia trovato il segreto dei famosi tre pesci e tre pani del Vangelo. A questa promessa stereotipa di tutti i Governi bisogna aggiungere quella di una grande impulsione a dare ai lavori pubblici, la prosperità dell'industria e del commercio, la vita a buon mercato.... ed il resto - che si può leggere nei programmi di tutti i ministri, di tutti i Governi - non escluso quello di Solouque e quello di Pio.


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I moribondi di Palazzo Carignano
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Perelli Milano
1862 pagine 170

   





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