Pagina (117/170)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi sarebbe uno studio molto curioso a fare su i precedenti di questi uomini, sì convinti oggidì, sì compatti innanzi alla parole d'ordine del Ministero, ed jeri atleti di libertà, apostoli d'indipendenza e di democrazia, verde o rossa poco importa. Ma non rimuoviamo delle ceneri di già raffreddate, cui un nastro di Commendatore, una livrea di consigliere di Stato coperse.
      Vedete il signor Lafarina, per esempio, sul quale han piovuto tante calunnie e tanti elogi egualmente immeritati! Nel 1848 il signor Lafarina si dava come un repubblicano intrattabile. Restò ad un dipresso tale in Francia fino al 1852 quando partì per Torino. Qui il repubblicano si svaporò e ne sbucciò fuori il piemontese. Dal piemontese, inaffiato dalle carezze del conte Cavour, germogliò il conservatore, e poi, via via, il resto - e le metamorfosi non sarebbero ancora finite se avessero più corso o valore venale sulla piazza. Questi revìrements non vanno a garbo a tutto il mondo: ed ecco perchè quest'uomo di un ingegno vivo, ma superficiale, parlatore facile; scrittore più facile ancora, imperciocchè egli ha messi giù non so quanti volumi parlando di tutto e di tutti, ecco perchè egli è attaccato d'ogni parte con passione, e difeso debolmente. La pagina la più rilevata della sua vita è l'influenza ch'egli esercita sull'azione della società nazionale di Manin, e la lotta che osò intraprendere contro Garibaldi a Palermo. Da quest'urto infelice egli si ritirò pesto.... e consigliere dì Stato! Nondimeno, occorre il dirlo, l'uomo vai cento volte meglio della riputazione che gli hanno fatta i suoi nemici e la sua flessibilità - avvegnacchè l'uomo non valga gran prezzo e le pretensioni siano immisurabili.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I moribondi di Palazzo Carignano
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Perelli Milano
1862 pagine 170

   





Ministero Commendatore Stato Lafarina Lafarina Francia Torino Cavour Manin Garibaldi Palermo Stato