L'italiano è scettico e frivolo. Egli è divenuto tale sotto i disinganni e le prove.
Delle tre donne dei tre episodi, la calabrese è l'intelligenza viva e pronta che piglia a volo la sua parte e riceve l'amore nel cuore come la torpedine riceve la scintilla elettrica. Appare: non è più! La siberiana è l'energia umana che lotta contro le forze della natura e soccombe. La contessa ungherese è la fiera patrizia che aggiorna l'amore all'ora del trionfo della patria.... ma quest'ora non giunge! Dei nugoli di cosacchi, come i nugoli delle cavallette bibliche, oscurano il sole della regina del Danubio.
Che tragedie!
Il marchese di Tregle fu pubblicato prima in inglese nel Cornhill Magazine di Thackeray, poi in francese nelle Revue Moderne a Parigi. Questa stessa Revue ha altresì pubblicati gli altri due episodi.
Le rivoluzioni, cui si accenna, finirono tutte miseramente. Ma, quella di Polonia eccetto, esse han preso di poi la rivincita. E l'Italia è sorta; l'Ungheria ha assorbita l'Austria.
Il signor Petruccelli della Gattina fa seguire dunque questi racconti da considerazioni politiche, ove la nuova trasformazione si accenna ed i nuovi destini s'indicano. E questa è forse la parte la più importante del presente volume - non per le donne, no; ma per gli uomini, i quali, in paese libero, nella marea della storia contemporanea - che non si localizza ma agita tutta l'Europa e si frange su tutti i punti dell'orizzonte, - desiderano approfondare la missione delle nazioni e seguirne dello sguardo l'orbita fatale.
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