Pagina (136/346)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Di grazia, o signora, datemi la salvezza che vostro figlio rifiuta, senza sapere ciò che rifiuta.
      Essi avevano udito la nostra conversazione, benchè tenuta a voce bassa. La madre di Zoliwski(21)si trascinò ai piedi di mia madre, senza aprir bocca, e li abbracciò. Io era annientato. Mia madre tremava in tutta la persona.
      - Guardatemi, signora, continuò Zoliwski. Non ho un pollice della mia pelle che non sia lacerato. Non ho un muscolo che non sia straziato; non ho più un osso al suo posto; non ho più un organo che funzioni altrimenti che per darmi gli spasimi più atroci. Le ore della mia spaventevole agonia sono contate. Abbiate pietà di un cristiano, signora; abbreviate, poichè lo potete, il mio terrore: io assisto alla mia distruzione.
      La madre non diceva nulla. Ella abbracciava sempre i piedi della mia. E mia madre, profondamente scossa, pareva convinta, benchè esitasse.
      - Sarebbe un omicidio! esclamai io.
      - No, riprese Zoliwski, è una liberazione, forse una redenzione. Io sento che non resisterei più. La prossima volta parlerei forse.... Orrore! l'infamia per me, la morte per chi sa quanti altri! Oh grazia, signora, grazia! Voi avete nelle vostre mani l'onore e la vita di un uomo, che non è stato figlio indegno della patria.... Pietà per il vinto! mercè pel debole! abbiate carità di me.
      - Prendete, gridò mia madre, non resistendo più. Dio mi giudicherà.
      Non fu che un lampo. Prima che avessi raggiunto il braccio di mia madre per arrestarla, la madre di Zoliwski aveva abbrancato il lampone di acido prussico, e se l'era cacciato in bocca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





Zoliwski Zoliwski Zoliwski Zoliwski