Pagina (158/346)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io non avevo dunque raggiunto ancora esattamente il mio destino.
      Ricevei quel giorno stesso la visita del capo della polizia. E' mi squadrò con una persistenza fredda, che mi rivoltò internamente; sfogliò il mio incartamento, e non m'indirizzò affatto la parola.
      All'indomani fui chiamato appo il direttore delle miniere. Era un uomo adiposo, dall'occhio vivo, di origine tedesca, dall'aspetto gradevole ed aperto.
      - Siete dunque venuto di un sol tratto da Varsavia a qui? mi chiese egli.
      - Sì, signore.
      - Avete l'aria malata ed assai delicata; perchè non avete voi dimandato di riposarvi un giorno o due a Omsk, a Yrkutsk? Ne avevate il diritto.
      - Perchè ho avuto paura me lo rifiutassero, dissi io abbassando il capo.
      Il direttore tacque, e mi osservò più attentamente; poi soggiunse:
      - Vi resta ancora trecentoquaranta verste a percorrere, prima di arrivare alla mina di Ukbul, ove dovrete lavorare. Avete qualche cosa a dimandarmi?
      - Sì, se l'osassi, non sapendo se ciò sia nelle vostre attribuzioni.
      - Osate.
      - Ebbene, vorrei essere liberato delle mie catene. Sono circa tre mesi che non ho levato i miei stivali.
      - E poi ancora?
      - Oh! sclamai io, con un vivo slancio di riconoscenza, potreste voi cangiare la mia destinazione? Quelle miniere di verde-rame....
      - Ciò, no. La pena è fissata dal governatore generale della Siberia occidentale, il quale, peraltro, non ne aveva il diritto, poichè voi venivate nella Siberia orientale. Gli è dunque il governatore generale della Siberia orientale, che può revocare la sentenza, ovvero il concessionario delle miniere del Governo, il signor Astatchef, che può derogarvi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





Varsavia Omsk Yrkutsk Ukbul Siberia Siberia Siberia Governo Astatchef