Io sospettai un tranello in questa risoluzione. Quindi risposi alteramente:
- Sta bene. I miei dispacci saranno pronti fra un paio di ore. Solamente, siccome il carceriere ed il prigioniere non potrebbero vivere insieme in un eccellente accordo, così pregovi di assegnarmi un'altra dimora, fosse anche nell'ostrog, come conviensi ad un forzato(36) fuggito dal Bagno. Non domando alcuna concessione, alcuna transazione al vostro dovere che v'impone un sospetto, pel quale mettete impedimento agli ordini dello Czar.
Questo linguaggio lo scosse. Il colloquio dell'esaule e del prete ricominciò. Côlsi in aria questa frase del prete: Chi lo saprà?
- L'ostrog è inabitabile per persone come voi e vostra sorella, rispose l'esaule. Restate qui per oggi. Domani procurerò di avere una casipola per voi.
Io non dimandava di meglio che restare, onde compiere la compera del mio uomo.
Per ben rappresentare la mia parte, sollecitai a scrivere al ministro della marina, e la sera, prima di pranzo, diedi il mio plico(37) all'esaule, sollecitandolo a far partire il corriere. E' si mostrò poco pressato. Al contrario, esagerò la pena che doveva darsi per somministrarmi i mezzi di viaggio. Avevo detto che io non infliggeva alcuna prestazione forzosa ai poveri e poco numerosi indigeni, e che pagherei - imprudenza da mia parte, essendo ciò insolito agli uffiziali del Governo! Questo però allettò l'esaule. E' poteva esigere una commissione dalle persone cui impiegava. In breve, io passai a Verknè-Kolimsk tre giorni in una viva ansietà quantunque constatassi che il corriere non partiva, e che gli approvvigionamenti pel mio viaggio si eseguivano.
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