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      Pietroburgo ebbe il suo torno quando la Russia si rivolse verso l'Occidente, provocata dalla Svezia: e Varsavia è una tappa verso Costantinopoli.
      La caduta di Novgorod aprì il passo all'ordine Teutonico, il quale, col nome di conversione religiosa, applicò un feudalismo feroce ai popoli slavi del Baltico. La ripulsione grondante odio, che questi cavalieri religiosi incontrarono, li fece sottomettersi alla Polonia. Essi salvarono così la conquista ma compromisero la potenza protettrice.
      L'unione scandinava non ebbe effetto, perchè fondata sopra elementi diversi. La Danimarca e la Norvegia erano attirate verso l'Inghilterra, a causa delle loro affinità cimbriche. La Svezia, dopo la rottura del trattato di Colmar, spinta dalla sua natura slava, si avanzò verso le Provincie slave del Baltico.
      Avendo abbracciata la Riforma, la Svezia ne ricavò una grande importanza militare, intervenendo in Alemagna sotto Gustavo Adolfo nella guerra dei Trenta-anni. Carlo XII volle anche egli spiegare la sua ascendenza sulle province slave, ma si trovò in presenza della Russia. Questa lo retrospinse, si distolse così dalle guerre oscure dell'Asia e si rivelò all'Europa stupefatta.
      La Russia si rivelò avendo i piedi sulle tre sue rivali: la Turchia, la Polonia e la Svezia. Si rivelò, avendo alla sua testa un principe riformatore, d'origine germanica, che sopraponeva la civiltà occidentale alla civiltà slava, cui nè la Prussia, nè l'Ungheria, nè la Polonia, nè la Russia essa stessa, non avevan potuto realizzare.


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Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





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