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Il principe, confortato di tali promesse, li accomiata carichi di molti e bei regali. Quei Normanni giungono alla patria. I concittadini loro stupefatti de' ricchi presenti, spronati dal racconto de' splendori del cielo d'Italia, si pongono sotto la condotta di Osmondo Drengotto, ed uniti fra fratelli e nipoti, in pressochč cento, vengono in Italia.
Io non ricorderņ a voi testimoni, parte, vittime dei Normanni, i loro fatti, le loro conquiste, coma e quando venissero i primi figli di Tancredi d'Altavilla, Guglielmo Braccio-di-ferro, Drogone ed Umfredo, nč quali servigi e' rendessero ai principi longobardi e quali ricompense ne togliessero, nč come infine, dopo largo pugnare, occupassero vasto paese, e Guglielmo Braccio-di-ferro fosse scelto a Matera capo dei Normanni e nominato conte di Puglia....
- Sta bene, sta bene, sclama il principe Gisulfo, sappiamo ciņ, ser cavaliere; siateci cortese di venire ai vostri propositi.
- Ci siamo, monsignore, continua Baccelardo. I soldati longobardi adunque, i Normanni, gl'Italiani, i loro capi, il popolo, la maestranza, tutti si uniscono, e a suono di timpani e di oricalchi, levato Guglielmo sopra uno scudo, gli affidano il gonfalone della loro nuova terra, gli danno l'elmo sormontato da cerchio d'oro e la rotella insignita della divisa medesima in campo di argento, e lo proclamano conte di Puglia - riconoscendolo per loro primo condottiero e signore. Indi recandosi tutti ai dieta a Melfi, si dividono il conquisto. Non stette guari perņ e Guglielmo muore a Venosa.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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