- Ebbene, centurione? dimanda Guiberto al soldato che loro si approssimava.
E quegli facendo cenno di saluto ai due cavalieri, si volge a Roberto Guiscardo e risponde:
- Monsignore, papa Gregorio VII manda due legati che dimandano tosto essere ammessi alla vostra presenza. Che dobbiamo fare di costoro?
- Frustateli, mormora il priore alzando le spalle e spingendo il cavallo per ritornare alle tende del duca.
Ma Roberto resta un tratto a pensare, poi ordina:
- Guidateli al nostro maestro di palazzo, monsignor di Bovino, che egli li provveda di alloggiamento per questa notte, e che dimani sieno presentati al nostro padiglione.
Ciò detto sprona il cavallo e raggiunge il priore che di male umore era partito.
II.
MAN. Dunque i nemiciBraman la pace?
PUB. A Regolo han commessoD'ottenerla da voi. Se nulla ottiene,
A pagar col suo sangueIl rifiuto di Roma egli a Cartago
È costretto tornar(6). Giurollo.
METASTASIO.
Trasportiamoci ora per un momento a Roma.
L'abate di Cluny, preceduto dal castellano e seguito da un uomo ravviluppato in bianco mantello, attraversarono parecchie sale della Tomba di Adriano, o Castel Sant'Angelo, come dal XII secolo si addimandò, fino a che non giunsero ad un appartamento all'angolo settentrionale di esso. Quivi, innanzi ad una porta centinata, il castellano si volge all'abate e dice:
- Ella è qui.
- Sta bene, risponde l'abate; aprite, ed attendete di fuori.
Il castellano obbedisce. Allora l'uomo avvolto nel mantello passa innanzi, entra, e si richiude l'uscio alle spalle.
Il castellano, che era restato a guardare, gitta un sospiro ed esclama:
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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