Sia però come vuolsi, certo gli è che dopo sei mesi Bertradina sgravò, e mise a luce una bambina.
- Corpo dell'ostia! grida Gisulfo, dopo sei mesi voi dite?
- Sì, monsignore. Ma ciò non torna nulla al caso; imperciocchè anche dopo sei mesi una femmina può partorire, e la prole vivere. Non pertanto io non saprei dirvi quanta fosse l'indignazione di Goccelino. Senza pigliar tempo, senza nulla considerare, ei si reca al letto della moglie, e vilipendendola del nome di adultera, le lacera il seno col pugnale.
- Dio ti perdoni, accecato! potè solo profferire la misera, e spirò.
- E Dio l'ha perdonato, sclama il priore suo malgrado e quasi parlasse fra sè.
- Goccelino andava in cerca ancora della bambina, soggiunge l'abate, allorchè Bonizone entra nella fatale camera. Egli si getta ai piedi del figlio, gli abbraccia le ginocchia, e lo supplica di contentarsi di un delitto solo. Goccelino spinge il vecchio ad urtare di capo nel suolo ed esce, e fugge. Consentite intanto un momento, belle dame, che io beva un gocciolo per inumidirmi il gorgozzule, poi ricomincio.
VII.
Ito è così, e va senza riposoPoi che morì: cotal moneta prende.
A soddisfar chi è di là tropp'oso -
Purg. II.
E dopo che l'abate si fu qualcosa rifrancato, ed ebbe bevuta una larga sorsata di vino, continuò:
- Goccelino dunque corre subito alle scuderie, inforca il primo cavallo che gli si para alla mano e vola a Roma. Cuno era partito allora allora per l'abazia di Cluny. Goccelino gli tiene dietro. Appena e' si arrestava la notte per dare un po' di strame alla cavalcatura.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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