Pagina (138/522)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Bada però a non dimenticar parte dei quattrini nel fondo della tua scarsella.
      - Rubacristi! e la mia onestà? ti ho già detto, parmi, che m'era confessato ieri mattina. -
      - Ragione per cui più ti ricordo di non fare il quare me repulisti.
      - Va e corri presto, sai! perchè non ci resta che un'ora buona. E voi, riverendo padre, se non volete farci compagnia, toglietevi la pena di vigilare i nostri posti. Passeggiate tra lo spazio da porta Marina a porta d'Eboli, e se udrete rumore laggiù, negli accampamenti, o vedrete gente che si appressasse alle mura; insomma se crederete scorgere cosa che potesse darvi sospetto chiamateci, perchè verremo noi ad osservare di che domine trattisi. Già non ci è paura, perchè abbiamo tregua per tre dì; ma la cautela è cautela, e noi non siam soldati per niente.
      - Lascino fare a me, buone lance, e banchettino tranquilli. Mi diano solo una labarda, un arco, che so io - potrebbe sempre giovarmi a qualche cosa.
      - Servitevi là a piacere, riverendo: vi troverete ogni bene di Dio.
      Alberada stacca dalla parete un arco ed alcuni verrettoni, e parte dicendo loro:
      - Buona notte, figliuoli.
      - Buona notte, rispondono i soldati, e ricominciano da capo i loro giuochi.
      Non passò guari, ed innanzi ad una sentinella normanna cadeva un verrettone, nelle cui ale andava innestata una pergamena.
     
     
     
      X.
     
      Passavan cheti e taciturni avantiSenza ronde scontrar nè sentinelle;
      Quando cessaro all'improvviso i canti,
      E i gridi e gli urli andar fino alle stelleTASSONI, La Secchia rapita, IV.
     
      I soldati longobardi, che lungi dal custodire le mura si deliziavano a bevere a isonne, furono avvisati da Alberada del rumore crescente che udivasi per la città. E non appena questa si allontanò per ritirarsi alla rocca, che un centurione capitò loro addosso e li garrì acerbamente dell'insubordinato condursi, ordinando che stessero in punto sotto le armi, perchè questo era il comandamento di monsignore Gisulfo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





Marina Eboli Dio La Secchia Alberada Gisulfo