Alberada alza gli occhi al cielo, accenna della mano il suo capo, e risponde con nobiltà:
- La testa.
FINE DEL PRIMO VOLUME.
NOTA.
Perchè non si credano miracolose le pruove di forza accennate nel capitolo VIII si ricordino questi fatti storici.
Azzeddoulat, principe persiano, colle sole braccia stramazzava a terra un toro, e faceva la caccia ai leoni.
Babaram, figlio di Iezdegerdo re di Persia, tolse la competutagli corona fra due leoni affamati, che uccise, disarmato, e sbranò!!
Bouflers signore di Piccardia, come assicurano Loisel, Memorie del Beauvese, e La Marlière nelle sue Case Illustri, rompeva con le dita un ferro di cavallo - da stare su di un piede niuno lo rimoveva - si alzava sulle braccia un cavallo e lo portava per molta distanza - con gli stivali alle gambe passava di un salto i più larghi fossi - uccideva di una sassata i quadrupedi al corso, gli uccelli al volo - in una corsa di dugento passi avanzava un cavallo di Spagna.
Cleomede, dall'oracolo disegnato ultimo degli eroi, defraudato del premio della lotta, ruppe la colonna di una scuola sotto le cui rovine perirono 60 persone. E qui si ricordi anche Sansone - se i semidei della Bibbia non sono miti o favole come quelli delle Mille ed una notte.
Federico-Augusto I, re di Polonia - Ettore - Ercole - Federico II elettore di Brandeburg soprannominato dente di ferro, ebbero forza maravigliosa.
Firmio, chiamato il Ciclopo, che si fece proclamare imperatore in Egitto per vendicare Zenobia, si dava a battere i metalli sul petto come sopra un'incudine.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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