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      E dinanzi a quelli per tal modo s'infinge e si scusa, che sue rispettose parole da Eberardo riportate all'imperatore, Enrico, che cuore generoso e pieghevole aveva, si chiama soddisfatto della sommessione di Ildebrando, ed ordina al vescovo di Vercelli, cancelliero dell'Impero in Italia, che celebrasse la cerimonia dell'esaltazione. Per lo che nel 1074, il dė della Purificazione, Ildebrando č prima ordinato sacerdote, indi eletto pontefice.
     
      Una sera, dopo aver Gregorio passata la giornata a spiccar legati per tutto l'orbe cristiano, a scrivere di quelle sue lettere piene di semplicitā e di schiettezza le quali fanno mirabilmente a calci con la sua storia violenta, appoggiato ad un verone del palazzo Laterano contemplava il cielo, pel quale si andavano sfioccando bianche nuvole come falde di neve. Egli, infermo da tre settimane, non aveva potuto intendere ad affari, nč i suoi amici avevano permesso che alcuno gli si avvicinasse onde non intristirlo con isconfortevoli novelle. Ora, compiutamente riavutosi, ripigliava le redini dell'universo, e ad ascoltarne i casi e le vicende si apprestava. Un camerario gli annunzia il cardinale Ugo Candido, legato nelle Spagne, che, reduce, cercava rendergli conto della missione.
      Ildebrando fa cenno della testa che entrasse, ed in piedi come stava, le braccia incrociate sul petto, l'accoglie. Il cardinale entra, e dice:
      - Santo padre, il conte Evoli di Roucy, il guerriero della Spagna, ha accettato di conquistare alla Chiesa le terre d'Iberia sopra i Mori, e si č fatto investire del paese come feudo ponteficio, promettendo pagarne i tributi.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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