Perchè Ildebrando, se fu stimolato da ambizione, e fortemente lo fu perchè uomo e potenti sentiva le passioni, nel fondo del cuore caldeggiava di fede smisurata, e le vie di Dio giammai perdeva dello sguardo.
Il concilio si tenne - uno dei più forti e più fatali concili.
Però, come fu terminato, e sanciti que' canoni che gli uomini della Chiesa liberavano da qualunque subordinazione laicale ed alla purità dei primi sacerdoti li richiamavano, sciame immenso di legati e d'inquisitori traboccò per tutta Europa onde ad ogni città, ogni borgata, ogni vescovo, ogni pievano, ogni suddito fossero manifesti i concepimenti di Gregorio; lo stato delle chiese dell'orbe cattolico riconosciuto ed a lui rapportato. Essi dovevano inquirere sulla condotta dei preti ed a vita novella avviarli; sospendere i tribunali e le loro pendenze appena arrivati nei paesi, ed e' giudicare; ogni autorità piegare alla venerazione del pontefice; lo stato, il pensiero, i desideri, i bisogni, le querele, le gioie, la fortuna di ogni cristiano a lui significare ed a lui sottomettere; le città ed i castellani d'Italia chiamare a collegarsi per rompere qualsiasi vincolo di dipendenza dall'impero, ed il papa riconoscere capo della federazione, a danno di tutti i poteri. In una parola, gl'inquisitori che per tutte le terre d'Europa Gregorio spandeva dovevano spargere le sue dottrine; tenerlo istruito dei progressi del suo sistema; multiplicarlo; farne sentire il potere e la presenza; e quindi metterlo a caso di sapere quai passi potesse dare ancora, dove ammonire, dove fulminare.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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