Peggio per te. In questo mondo si vende tutto, dall'anima alla corona, dall'onore ai vecchi cenci; troverò chi li compri, e chi sappia profittarne. Ricordati solamente, papa Gregorio, che ti ho profferti i miei uffizii.
- Sta bene: ritirati.
- Dimmi solo se sei fermo nel tuo proposito di rifiuto.
- Fermo.
- Ed è l'ultimo tuo pensiero?
- L'ultimo: ed esci.
- Bisogna dire, o che sei un grand'uomo o uno scemo. Io aveva della simpatia per te, perchè ti sapevo ostinato e temerario nelle ambizioni, voleva farti del bene. Hai ricusato? Sarà dunque questo il volere di Dio, e non ci è che fare. Buon giorno, Ildebrando: Iddio ti protegga.
E sì dicendo Laidulfo si alza ed avviasi per partire. Gregorio lo richiama.
- Ah! ah!« sclama Laidulfo »ti sei rammollito? Già, l'umana natura se la cacci dalla porta rientra per la finestra! L'uomo non sa essere che codardo.
- Rispondi qui: non vorresti tu mutare la condizione del premio? Se ti dessimo oro, se ti facessimo valvassore di qualche terra, non riveleresti i tuoi segreti? Ben inteso però che essi siano interessanti come li spacci?
- No, ser papa. Se accettassi altro compenso, anche maggiore, si direbbe che Gregorio, testardo contro di cui niun uomo è mai tornato vittorioso, Gregorio capotico, ha vinto anche Laidulfo, di cui non si diede mai nè uomo nè mulo più caparbio. Signor no. O Laidulfo espugna Gregorio ed è fatto sull'istante vescovo d'Oria, o nulla: ed il segreto rimane con me.
- Il vescovo è un ministro di Dio, ed il ministero di Dio non si vende nè si dona per fini umani.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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