- Papa Gregorio, supplicò, tornate indietro, in nome di Dio!
- Dio ti benedica, figliuola, risponde Gregorio, terribile con i forti, mansueto coi poveri: non ti occorre altro da noi?
- Papa Gregorio, tornate indietro, insiste la giovinetta, uditemi, io non sono degna di favellarvi, ma uditemi.
- Ma perchè, figliuola mia?
- Santo pontefice, non posso dirvi di più. Tornate addietro; siete ancora a tempo: potete ancora andarvene incolume.
- Chi recede dalla via del Signore, risponde Gregorio rivolgendosi al suo seguito, pecca contro la provvidenza e la misericordia di lui. Sii benedetta, figliuola, lasciaci il passo.
E sì parlando entra nel tempio.
Guaidalmira, chè dessa appunto aveva tenuta la porta al pontefice, resta fredda ed attonita; poi si stringe nelle spalle e sclama:
- La volontà del Signore sia fatta!
E si accuccia in un angolo della chiesa per udirvi la messaIl pontefice comincia la celebrazione. Tutto era tranquillo nella chiesa; tutto inspirava severa solennità - l'istesso canto dei cori, fuori del quale nè altra voce, nè altro rumore si udiva. Gregorio, dopo l'evangelo, parla al popolo la parola di Dio; poi si comunica, e comincia a comunicare gli astanti. Quand'ecco precipitoso entrar nella chiesa un uomo tutto ravviluppato nel mantello, col cappuccio di esso tirato sul capo, ed i becchetti ripiegati sul volto. Egli gira intorno sguardo inquieto, poi si presenta all'altare onde anch'egli comunicarsi. Il papa, assorto nella santità del ministero, non si avvede di nulla. E' profferisce le parole consuete, ed accosta l'ostia allo strano divoto.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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Gregorio Dio Gregorio Gregorio Gregorio Dio
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