Vicino a matrone, che vendevano ceci arrosto e tortine con noci, camminavano notari che distribuivano agli per agnusdei. E poi giudei che leccavano un pezzo di lardo e ne bisungevano le barbe ai monaci che incontravano. Poi giullari che con enfasi nasale ed ingoiando le parole appiccate ed impiastricciate l'une con l'altre, predicavano il giudizio finale. Poi damigelle scollacciate che con le tuniche inverecondamente rimboccate fino sopra del ginocchio, vendevano salsicciotti di Westfalia. Poi baroni che dimandavano l'elemosina per s. Andrea. Poi poveri che si avevano applicate ulcere per tutte le regioni del corpo e ne offrivano cortesemente parte ai benefattori. E poi tutti i travisamenti possibili di volto, di panni, e di condizioni sociali. E quanti non avevano potuto aggiustarsi strambi vestimenti o sgorbi sulla persona, avevano indossati i panni a rovescio, cacciati(20) i gheroni della camicia, imbrattato il viso di farina, o, avvolti in un lenzuolo, rappresentavano Catone in Utica, l'ombra di Nino, e l'arcangelo Michele, che si asciuga il sudore dopo aver mandato Satanno a tutt'i diavoli. Le maggiori contraffazioni però erano del genere religioso. E vedevasi un bettoliere, grasso ed ubbriaco, rappresentar la Vergine Maria in istato di parto, a cui accorrevano buoi ed asini a far corte in compagnia di angioli e cherubini. I quali cherubini rastiavano placidamente dei denti vicino a brustolita crosta di pasticcio, e che la Madre di Dio mandava a barbariveggoli il più cortesemente possibile.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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