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      E scoverti della testa com'erano, intuonò la preghiera per invocare lo Spirito Santo. Poi, come tutti gli atti preparativi furono compiuti e steso il processo verbale per l'apertura della seduta, Ildebrando fece cenno della mano per richiamare l'attenzione e parlò:
      - Figliuoli, sta scritto che sarebbero venuti i tempi pericolosi in cui i nemici di Cristo sarebbero sorti. Questi tempi sono arrivati. Credevamo alfine che dopo lungo battagliare avesse la Chiesa potuto assaporare giorni di pace. Ma questa pace è stata addentata da due sacrileghi; è stata violata da due infami. Questa pace han contaminata Enrico di Germania, e colui che oggi si chiama arcivescovo di Ravenna - il più sozzo, il più malvagio di quanti reprobi avessero mai conquinata la terra. Imaginate voi un delitto il più nuovo, il più gigantesco possibile che questi due non abbian commesso. Imaginate gli attentati più empi, le opere più terribili, i vituperi più nefari; questi due li han commessi tutti. O essi stessi son l'Anticristo, o ne sono i precursori. All'erta dunque, soldati di Cristo; all'opera, padri della chiesa. Siate prudenti come i serpenti, allacciatevi i sandali, cingete la spada, perchè l'epoca di una messe di sangue è matura, perchè i leoni di Giuda ruggirono. La divisa del sacerdote è la dolcezza. Però quando gli altari di Dio sono concussi; quando i santuari sono profanati e messi a vendita e a ruba; quando le persone dei sacerdoti sono prostituite, svillaneggiate, ed esposte al mercato come schiavi da gleba; quando tutte le credenze che i popoli adorano riverenti sono manomesse dai reprobi; allora ricordiamoci, fratelli, che siamo sacerdoti del Dio dei fulmini e delle vendette, del Dio che percuoteva Faraone, del Dio che sterminava Sanneccheribbo e gli Amaleciti; e sorgiamo terribili ed esclamiamo: Exurgat Deus et dissipentur inimici ejus».


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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