E voi, sudditi di Enrico, sappiate che il giorno di Pentecoste dovete presentarvi al sovrano onde ricevere dalle sue mani un pontefice, perchè costui, giudicato dal concilio di Worms, di cui vi presento gli atti, non fu trovato tale, ma lupo rapace e tiranno.
E sì dicendo, al papa presentava la lettera dell'imperatore, ai segretari i decreti del sinodo di Worms. Ma a quelle parole, l'ardente vescovo di Porto balza in piedi e grida:
- Per il manto di Dio! imprigionate lo scismatico.
Ed alle parole giungendo l'esempio, si avventa sopra Rolando, traendo di sotto le vesti pugnale per assassinarlo. Costui però non dà segni di sgomento. Egli aspetta il vescovo, e mentre questi lo aveva di già ghermito dal petto e gli alzava sul capo lo stile, non saprei se per intimorirlo o per ucciderlo, Rolando lo abbranca dalla nuca, e, quasi avesse allontanata da sè importuna cianfrusaglia, lo manda a battere di testa ai seggi dei prelati, vicino la porta. Al novello tratto di ardimento, il prefetto, i tribuni ed i soldati di Roma sguainano le spade, e levati in massa gli si rovesciano sopra per morirlo ai piedi del papa. Se non che questi di lancio si precipita dal trono, ed allogatosi avanti al petto di Rolando, ai furibondi grida:
- Indietro, signori: rispettate il dritto delle genti che fa sacri gli oratori, e la tremenda maestà del concilio. Noi non dobbiamo odiar nessuno, ma tollerare gl'insani che si affaticano violare le leggi eterne di Dio. Vi dissi che l'ora della persecuzione era per giungere; è giunta.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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