- Presso a poco, pontefice; e se non son demonio, gran cosa non può mancarmi - solo che mi facessi vescovo....
- Esci furfante, se vuoi che non ti faccia frustare, grida Gregorio divampando di sdegno.
- Frustare, frustare! mormora fra i denti Laidulfo, prendi un granchio, pontefice: io sono nobile. Ma lasciamo stare queste bazzecole e parliamo sul serio. Con un primo esempio hai veduto, come io sia veritiero ed onesto. Ora ho un altro segreto da vendere. Perchè, vedi bene, entrambi noi siamo mercanti e spacciamo parole: con la differenza che tu, come chierico, pontefice, le spacci latine; io volgari, come laico. Or dunque, di', vuoi mercanteggiar meco da bravo cristiano?
- E che riguarda cotesto segreto?
- Da capo! è un segreto come il miracolo di S. Donegilda, cui la sera tagliano i capelli e la mattina le pie monache li fanno trovar cresciuti. Dimmi solo se vuoi comprarlo a patti equi, perchè altrimenti saprò a chi venderlo e.... E tu non ci avrai gran gusto, pontefice. Ti pentirai anzi di non aver dato metà dei tuoi feudi a chi tel proponeva.
- Tanta importanza ha dunque codesta bisogna?
- Tanta! rinunzio al prezzo, per dio, se, dopo che l'avrai udito, non dirai: corpo dei santi! Laidulfo, tu sei un buon diavolo, et quia super pauca fuisti fidelis, cardinale di santa Chiesa te constituam.
- E chi mi assicura che tu non menta?
- Chi? Un tal falegname di Soano chiamato Bonizone. Per sodo devi conoscerlo, Ildebrando.
- Lui! E cosa entra Bonizone coi tuoi segreti?
- Ci entra benissimo come vedrai.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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