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      Ella si mette le mani sul volto per non assistere a quella specie di omicidio morale, e prorompe in pianto.
      - Pontefice, dimanda allora Laidulfo che aveva veduto tutta codesta scena in apparenza senza muovere palpebra, ma tastando sul petto il suo pugnale, pontefice, manterrai adesso la tua parola?
      - A domani.
      - Sta bene allora, risponde Laidulfo, ritirando la sua mano dal giubbetto, lasciando il pugnale e facendo una riverenza. A domani.
      Guaidalmira si avvicina allora tutta tremante a Gregorio quasi avesse voluto gittarsegli ai piedi, e gli dice:
      - Voi dunque...
      Ma Gregorio le taglia in bocca le parole, e facendole cenno imperioso di partire sclama:
      - Donna! il segreto che udisti muoia con te.
      La giovinetta gli alza addosso gli occhi lucidi di lacrime, ed uscendo dietro a Laidulfo prorompe:
      - La mia scienza non m'ingannava!
      Gregorio loro tenne dietro col guardo ansioso, finchè non furono scomparsi, poi alzando al cielo gli occhi e le mani gaudioso gridò:
      - Sono libero. Quei cialtroni non saranno creduti. La terra non avrà più macchia da appormi: per i presenti sarò un eroe; per i posteri un santo. Ma Iddio!...
      A questo pensiero Gregorio cadde sulla sedia, e non passò guari ed un sopore lo avviluppò. Era quello il sonno del giusto, o un subito rilasciamento delle fibre del cervello che da violenta tensione posavano? Dio e la storia han giudicato quest'uomo: lasciamolo al loro giudizio.
      Appena svegliato però Gregorio si fe' venire il vescovo Giovanni di Porto e gli dimandò:
      - Giovanni, hai tu veduto quell'uomo e quella giovane che hanno meco favellato?


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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