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      Chiese pollute! sacerdoti vituperati! gregge afflitto! pastori! pecorelle! e che so io. Ma citate, per dio, citatemi un esempio solo specificato di coteste ipocrite parole. Che un cavaliere solo dei nobili e virtuosi, che pur ne ha tanti Germania, venga a farmi arrossire di un'opera da tiranno e da perfido; ed allora io rassegno la corona come indegno di portarla. Ma finchè una mano di schiavi, ribelli ad ogni freno e ad ogni legge, finchè dei preti avidi di guadagno e di potere, e dei signori ambiziosi, che null'affatto vorrebbero esser ligi di padrone ed al padrone forfanno, si tirano avanti per baiare alla luna, ed eruttar delle scempiaggini scellerate, con niun discernimento spilluzzicate nelle omelie della Chiesa contro l'antica memoria di Domiziano e di Nerone; finchè, pontefice, questi servi vituperati si arrogano di calunniare il loro re, onta a te che li ascolti e presti loro un braccio, il quale solo dovrebbe alzarsi per ristorare i caduti e proteggere i malignati.
      - E perchè dunque, se ti sentivi incontaminato, perchè hai rifuggita la dieta di Augusta? dimanda il pontefice. Quivi, in presenza mia e dei signori dell'impero, avresti potuto fare le proteste medesime, ed innanzi a cento e cento testimoni, chi avrebbe ardito mentire?
      - Perchè, dovresti ricordarlo, o pontefice, sta scritto: Date a Cesare ciò che è di Cesare, ed il servo non si leverà a censore del suo padrone. Perchè la dignità dell'imperio si sarebbe prostituita. Perchè la giustizia umana e divina non tollera che alcuno si constituisca giudice ed accusatore ad un tempo.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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