- Dimandate.
Allora Gregorio tolse la pergamena finita di scrivere allora allora in presenza del re, e disse:
- Ecco i capitoli della pace, se vuoi la pace, figliuolo. Li ratificherai, li firmerai, e presterai giuramento di osservarli. Dove però essi, o alcuno articolo di essi non ti tornasse gradevole, puoi andarne pure, perchè io sono fermo, Enrico, di non recedere, per qualsiasi considerazione, da essi.
- Li firmerò dunque senza leggerli, se non mi è dato discuterli, e li giurerò.
- No; gli è mestieri che gli ascolti, onde per l'avvenire non ti ritragga dall'osservarli, e spergiuri.
- Leggili.
- Eccoli. «1.° Nel giorno e nel luogo segnalati dal papa, Enrico si presenterà alla dieta degli Stati tedeschi onde purgarsi delle accuse postegli dai principi. Il papa sarà giudice supremo ed unico fra lui e tutti gli accusatori di lui».
- Ah! fece Enrico, incrociando le braccia sul petto, il papa sarà giudice, giudice dell'imperatore, giudice dei suoi baroni, giudice dei suoi vassalli - signor dell'impero in una parola. A maraviglia! E poi?
Gregorio lo sta ad udire fissandolo di sguardo accigliato, poi senza rispondere continua a leggere.
- «2.° Quando, a giudizio del papa, Enrico fosse chiarito innocente, con sentenza del pontefice conserverà la corona imperiale: se colpevole, la rinuncierà senza contrasto, nè potrà per qualunque modo dimandare o tôrre vendetta da chicchessia».
- Comprendo, riprese Enrico componendo il volto ad un sorriso che avrebbe spaventato Satanno, Samuele ha trovato il suo David perchè Saulle l'ha fastidito.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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