Alla profferta del papa, con mal umore, risponde:
- Pontefice, i miei accusatori non sono presenti, e quindi, o niente affatto o debolmente creduto sarebbe questo novello esperimento di mia innocenza. Si rimetta dunque al giorno della dieta.
- Fa come vuoi, o figliuolo, risponde Gregorio, e finisce di celebrare la messa.
Allora Giovanni di Porto, che aveva assistito il pontefice, nel voltarsi, vede Laidulfo che faceva capolino all'uscio, tutto contento della riconciliazione ottenuta mercè sua.
VII.
Que le prélat surpris d'un changement si promptApprenne la vengeance aussitôt que l'affront.
BOILEAU. Le Lutrin.
Il vescovo di Porto, memore delle parole di Gregorio, guizza di mezzo alla corte, ed andando incontro a Laidulfo gli fa segno di seguirlo. E come l'ebbe menato in disparte gli dimanda:
- Figliuol caro, non saresti tu per avventura colui che ha reso segnalato servigio al pontefice?
- Monsignor sì. Se posso renderne qualcuno ancora a te, non devi che favellare. È la mia debolezza quella di prestarmi per tutto il mondo... che mi paghi, bene inteso!
- No, compare, a me non occorre nulla. Ho invece comando di sdebitarmi con te, per quella larghezza che devi aspettarti dalla natura del servigio prestato e dalla persona che ten richiese.
- Innanzi tutto da parte di chi mi favelli tu, magnifico vescovo di Porto, dalla parte del re o da quella di Gregorio, poichè entrambi io mi obligai?
- Dalla parte di Gregorio, risponde il vescovo.
- Allora bisogna dire, sclama Laidulfo, o che io sia nato vestito, o che il mondo vada per iscoppiare; perchè, quando pagano i preti, i diavoli fanno orgia.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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