Ma la loro non era che illusione, dappoichè avevan perduta tanta gente che, al domani, non potevano trar profitto dallo scheletro(36) di truppa malconcia che restava ancora.
Questa però non fu che foriera di battaglia più terribile, quella di Fladenheim. La quale, ferocemente combattuta da ambo le parti, e da ambo le parti guadagnata da un'ala perduta da un'altra, indusse Rodolfo a scrivere al pontefice, che con lui godesse della vittoria, ed Iddio ne ringraziasse. Però Gregorio riceveva due messaggi ad un tempo.
IX.
Sur les bancs dorés d'un concile romainPresida dans Costance un brandon à la main.
De Jean Hus, en priant, signa l'arrêt barbare,
Au front d'un Alexandre égara la tiare.
CASIMIR DELAVIGNE.
La posizione d'Ildebrando era cangiata dopochè alla vetta della sua ambizione aveva poggiato. Gl'Italiani lo schernivano e gli si volgevano contro, fin nella Toscana sua divota. L'arcivescovo di Ravenna armava per invadere gli Stati della contessa Matilde e dentro Roma bloccarlo. Il re di Polonia, Boleslao l'ardito, da lui consacrato perchè protestava sottrarsi al dominio di Enrico, gli assassinava i vescovi a' piè degli altari, noiato dai loro troppi consigli e pretensioni. Il re di Francia, burlandosi degli anatemi, persisteva nel trafficare le investiture ecclesiastiche, e permettere le mogli al suo clero. Roberto Guiscardo, malgrado le scomuniche reiterate, addoppiava i conquisti nel patrimonio della Chiesa; ed il conte di Capua Giordano abbottinava arredi sacri nel monistero di Montecassino.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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