. Resa! resa? Se voi favellate da senno, bisogna dire che la fame vi abbia indebolito il giudizio. Voi lo avete detto che io non posso rendermi, perchè tengo il forte pel popolo e pel senato romano, ed ancora da costoro non mi è venuto ordine di dedizione. Voi poi, quanto a voi non dovreste neppure sognarlo per ombra, perchè, mi porti il diavolo! se quei bravi figliuoli di laggiù non vi taglieranno a ghiado appena vi terranno nelle mani. Così che parmi che valga meglio morire nobilmente qui, e morire martiri, anzi che andarsi a ficcare in mano a quei demonii come un becco che s'incammina al macello.
- Ho resistito quanto ho potuto, Oddo, risponde Gregorio gittando un sospiro: sono giustificato innanzi al mondo. Ora debbo pensare a Dio, e Dio proibisce l'omicidio - cosa che io farei se, restando più lungamente qui, rimorchiassi anche voi altri nella mia ruina. Dio proibisce il suicidio. Mi uccidano essi.
- Ed avete dunque deciso?
- Domani di darmi a discrezione.
Oddo si siede con un moto di disgusto e mirando in volto Gregorio, e tentennando il capo, brontola:
- Udite me, pontefice, perchè la ragione non mi vacilla ancora. Il partito a cui volete appigliarvi è estremo, e comprendo anch'io che un giorno l'altro io stesso debba fare questa pazzia; non già per me, vedete, perchè per me non curo la vita meglio di un'asta spezzata. Ma vedervi languire così... A buoni conti forse dovremo venire al punto di tentare la fortuna della resa. Ma fino allora ci vuole ancora alcun che.
- E di che si vive? l'interrompe Gregorio.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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Oddo Gregorio Dio Dio Gregorio Gregorio
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