Poi chiese: 1.^o al papa risparmiata vita e libertà egualmente che a tutti i suoi proseliti; 2.^o la causa dei due pontefici è dell'imperatore discussa da venti vescovi e da venti baroni, scelti quindici dall'imperatore Enrico, quindici da lui, Gregorio, e dieci da Guglielmo il conquistatore d'Inghilterra, come re neutrale; 3.^o infine, la città di Roma, fino alla decisione finale del giudizio dei commissari, stabilito a Torino pel dì dell'assunzione della Vergine di quell'anno, sgombrata da ambo i partiti e lasciata al governo libero del senato e dei patrizii romani.
I due primi patti furono accettati incontanente; l'ultimo, siccome riguardava ancora l'imperatore che avea occupato la città, e l'imperatore non vi era, ributtato. Del che, essendosi contentato Oddo, che già bruciava leggere la scritta di Alberada, e che sentiva ancora risonarsi l'orecchio di quel resistete, si stese protocollo, firmato dall'arcivescovo e dai capitani di Enrico, ed Oddo al castello ritorna per ottenere l'assenso di Gregorio.
VIII.
Tal fean de' Persi strage: e via maggioreLa fea dei Franchi il re di Sarmacante,
Ch'ove il ferro volgeva o il corridoreUccidea, abbattea cavallo o fante.
Gerus. Liber.
«Beatissimo padre, diversi pericoli del viaggio mi hanno ostato giungere molti giorni prima, e confortare il vostro coraggio. Roberto Guiscardo assedia Aversa con esercito, di trentamila fantaccini e settemila cavalli, perchè il principe di Capua, Giordano, gli ha messi ostacoli al passaggio. E' sarebbe capitato qui otto giorni più presto, se non avesse dovuto ridurre a soggezione Oria, e distruggere Canne, ribellate.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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