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      Solamente di tanto in tanto Sigelgaita si volgeva al suo scudiero per dirgli ora una cosa, ora un'altra, e chiedergli conto di alcun oggetto o di alcuna persona. Il pontefice guardō in cagnesco Rolando, da lui fulminato di scomunica, ma non fece mostra conoscerlo nč rammentarsi di lui. Egli lo scorgeva in tanto favore della duchessa, altera e dispotica e comprendeva che vanamente avrebbe porte rimostranze. Nč Roberto se ne incaricō di vantaggio; consapevole dei modi di Sigelgaita. Che anzi, fino ad un certo segno si piacque aver tirato dalla sua uomo tanto ardito e tanto prode. Cosė che, mossero da prima per Montecassino, dove l'abate Desiderio di ogni bello accoglimento li festeggiō, e subito dopo per Salerno - allora la padrona dei mari.
      Una sera il medico Guarimponto venne introdotto dalla duchessa Sigelgaita.
      Da due giorni ella infermava; nč i consigli, nč la dottrina del celebre Costantino d'Africa, cancelliere del duca e dotto medico, avevano potuto convincerla che di assai poco momento quel suo malessere fosse.
      Guarimponto era anch'esso uomo di grande fama e bell'ornamento della scuola salernitana, allora e poi sė rinomata. Poteva contare settant'anni. Alto della persona, cui nemmeno l'etā e l'abitudine allo studio avevano incurvata, portava capelli corti e barba assai lunga, avendo conservato il costume longobardo, longobardo esso stesso e fiero da non aver voluto mai piegarsi nč agli usi, nč al dispotismo normanno, nuovi padroni di Salerno. La sua bianca barba gli scendeva profusa sul petto e con assai maestā spiccava sulla di lui tunica chermisina.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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