Questo paggio, innanzi al mondo si chiamava Corrado ed era quegli appunto di Baccelardo, ma innanzi ad Ildebrando quel paggio era Guaidalmira - e tutta la misera storia di lei egli già conosceva! Ma che può fare l'amore quando il dito di Dio ha l'ora fatale designata, che può fare se non addolcirla e spargerla di fiori e di speranze!
Sul cominciare di maggio, Gregorio si sentiva ancora più male. Si convocò intorno quei pochi vescovi che ancora gli rimanevano fedeli, e che con lui dividevano il pane dell'esilio. E come costernati ed afflitti li vedeva a fargli corona, dal suo paggio e dal cardinale Ugo Candido, il quale aveva cercato riconciliarsi con lui sapendolo non lontano dal morire, si fe' sollevare alquanto sui guanciali, e per voce indebolita e lenta, col volto estenuato e cadaverico, con gli occhi incavernati, ma sempre lucidi e fieri, parlò:
- Diletti fratelli! L'ora mia è arrivata. Poco bene ho fatto quaggiù; ma in questo momento di morte mi consola il testimonio della coscienza, giammai avere agito contro il dettame di essa, ed il poter dire: Ho amata la giustizia, ho odiata l'iniquità.
- Ah! santo padre, in quali tempi difficili ed in quali triboli ci lasciate, dando in un dirotto pianto l'arcivescovo di Salerno sclamò.
- Confortatevi, fratelli, risponde Gregorio, fra breve sarò d'innanzi all'Eterno, e raccomanderò a lui i miei figli e la mia Chiesa. Confortatevi come i discepoli di Gesù si confortarono della sua morte. Avete detto che i tempi son difficili, e ben diceste.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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