- Infatti! osservò Don Diego, gli è molto più facile fare il ministro.
- Aggiungete, disse Don Lelio, il lato politico del personaggio.
- Il lato politico?
- Sissignore! Noi siamo come la linea di congiunzione tra il popolo e la polizia, - la polizia che ci sorveglia e ci fa sorvegliare, il popolo che abborre la polizia, e che talvolta si lascia scappare una parola, talvolta rivela un mondo di dolori e di speranze con un sospiro o con uno sguardo. Leggere il silenzio, gli è forse il lato meno difficile del mestiere. Ebbene, bisogna che quest'uomo gioviale, buono, tutto occupato di Dio comprenda, indovini, formuli tutto ciò scherzando, motteggiando parlando della vita eterna, e che ve ne renda conto di una parola, mentre voi segnate sul suo taccuino, senza far sembianze di nulla udire e di nulla dire, tirando giù un'addizione di grani e di carlini, in presenza dei suoi colleghi che non debbono comprendere nulla. Voi dovete ascoltare ciò, ritenere il motto, spiegarne il senso e farmi ogni sera, prima che ve ne andiate, contando il danaro incassato, il rapporto dello stato delle anime della città. Voi toccate ogni giorno quei ventiquattro polsi di Napoli e ne tirate la diagnosi di cui mi presentate il bullettino.
- Lo farò, disse Don Diego.
- Questo è il lato direi quasi passivo del vostro impiego. Sappiate ora quale è il lato attivo. Voi dovete trasmettere la parola d'ordine dell'indomani a quella gente, nella medesima maniera, col medesimo accorgimento, facendo mostra della stessa indifferenza.
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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1874
pagine 387 |
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Don Diego Don Lelio Dio Napoli Don Diego
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