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      Sembrava inquieto, scontento di sè, incerto, in collera. La notte dormì male.
      - Che diavolo avevo io bisogno di serva? borbottava. Il mio vecchio carcame merita bene delle blandizie, davvero!
      E' si volse nel letto e cercò di dormire. Il sonno tenne il broncio.
      - E ciò non è tutto, pensò egli. Dopo avere raccolto questa povera donna, dopo averla raffusolata, e' non è più caritatevole rimandarla a coricare così al sereno..... o peggio ancora. Bisogna pagarle un buco, darle..... che so io? un pagliericcio, una sedia, una coperta..... Diavolo! la non finirà più. No, vale meglio alloggiarla qui..... quando l'avrò meglio conosciuta. Chi è dessa? Mi sembra di buona indole. La sventura..... ah! la sventura ne fa ben delle altre, va! - se ella ha male agito. E perchè no, al postutto? No, io non toccherò nulla in camera della Bambina..... Ebbene le metterà un pagliericcio nella cucina. Ciò accomoda tutto. Io non debbo render conto ad alcuno, al presente.
      Don Diego nudriva questo progetto; egli lo carezzava quasi..... due giorni dopo; otto giorni più tardi, aveva paura di vederlo respinto. Malgrado ciò, lo propose. Concettella l'accettò. Don Diego si turbò pentendosi d'aver fatto un'offerta, cui un'ora innanzi era in ansia non fosse rigettata. Nondimeno, disse:
      - Allora, dimani comprerai la tela pel pagliericcio.
      Quando la tela fu comprata ed il saccone cucito, Don Diego rimise al dì seguente la compera della foglia di grano turco e poi ad un altro giorno quella delle coperte. Egli aggiornava il termine di aver quella giovane sotto il suo tetto.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





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