- Dov'è? dov'è? Egli non è lì? Non è lì? Lo hanno dunque veramente arrestato?
Concettella gettò un grido a quella parola arrestato. Ella seguì Bambina che correva da una stanza all'altra, picchiando le mura ed i mobili, rimuginando ogni cantuccio, rimuovendo tutto, non vedendo neppure la giovane donna che la seguiva e le domandava:
- Ma chi siete voi, signorina?
- Chi sono io? Sono sua sorella. E voi? Chi siete voi? Che fate voi qui? Da quanto tempo siete voi qui? Come ciò è arrivato? Quando l'hanno arrestato? Come? Da chi è stato egli arrestato?
- Cuore di Maria! sua sorella! gridò Concettella. Io non so nulla. Arrivai da Procida: non era più qui.
Bambina cadde affranta sopra una sedia, sul seggiolone di suo fratello. Ella gemè forte, pianse, si fece raccontar tutto ciò che Concettella sapeva, tutto ciò che la poverina congetturava. Infine, senza aggiunger sillaba, Bambina si slanciò correndo, fuor dell'appartamento e scomparve.
Concettella restò pietrificata.
XVI.
Il dado è gettato!
- Sì, vostro fratello è arrestato, disse il barone di Sanza a Bambina, che si era recata a pigliar ragguagli da lui. Gli è circa un mese, la polizia secreta di Palazzo gli mise le mani sopra, in pieno mezzodì, nella strada, e lo condusse a S. Maria Apparente. Più di ottocento persone sono state arrestate di poi a Napoli e nelle Provincie. Si crede che vostro fratello abbia.... parlato.
- Menzogna! gridò Bambina con fermezza. Mio fratello, checchè e' si sia, non è mica un uomo.... che parla!
- Gli è questo pure il mio parere personale, riprese Tiberio; sopra tutto dopo l'ultima conversazione che abbiamo avuto insieme.
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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1874
pagine 387 |
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