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      La sua camera sporgeva sulla strada, ove si apriva il gran cancello della villa. Di dietro la persiana chiusa ella aveva visto venire i congiurati, li aveva scorti circolare nel giardino, poi scomparire nel padiglione, ove i membri del comitato, che visitarono lady Keith, li avevano raggiunti. Da lungi, al cancello mal rischiarato nel giardino avvolto interamente, nelle tenebre, ella non aveva potuto distinguere alcuno, nč fra i delegati, nč fra i visitatori della padrona della casa. Ma quell'affluenza straordinaria di persone, la loro attitudine, le avevano confermato che la riunione si assembrava. Il suo cuore battč con violenza!
      Da quattro giorni ella discuteva la sua condotta in sč stessa e traversava tutte le fasi del rimorso e della speranza, del male che probabilmente ella faceva a taluni, del bene che per fermo ella operava in pro' di suo fratello. Ella si era dette tutte le ragioni; ella si era rivolti tutti i rimproveri: ella aveva sentito tutte le torture del dubbio e dell'esitazione, del terrore e del trionfo. Questa lotta tra la coscienza ed il dovere, tra le esigenze della fraternitā e l'obbrobrio sociale, l'avevano spossata. Si sentiva affranta, impotente a riflettere ulteriormente, a reagire, a resistere: le rapide correnti del destino la trascinavano. Non pensava pių. Si risovveniva degl'impegni presi e li compieva meccanicamente. Ella aveva impallidito e dimagrato.
      Alle dieci, Bambina aprė la persiana, posō la lampada sul davanzale, si mise a cucire non so che, ed attese.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





Keith Bambina