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      - Io beverò il tuo sangue! continuò a gridare Filippo dibattendosi tra le braccia delle persone che lo attorniavano.
      - Quando vorrai, rispose Gabriele; ma tu hai mentito. Concettella ha potuto subire delle tentazioni, ma ella è rimasta fedele.
      I politici si tenevano a parte ed indifferenti. Gli altri galeotti appoggiavano Filippo, avvegnachè lo odiassero tutti.
      - Filippo, gridò di botto Gabriele, per la misericordia di Dio! di' di' che tu hai voluto scherzare, ed uccidermi. Non è vero? no, ti hanno mentito. Tu sei innocente; io ho avuto torto di essere brutale e percuoterti ma confessalo, confessalo dunque, che tu credi che ti hanno ingannato. Concettella....
      - È la concubina di quel prete, interruppe Filippo.
      - Te ne supplico, per le sette piaghe di Gesù Cristo, Filippo, continuava Gabriele, non torturarmi così. Lasciatelo dunque, voi altri; ch'egli stermini il mio carcame che non sarà più nulla se ho perduto quella donna. No, oh! no; non è vero, Filippo, che la persona che ti ha raccontato questa storia non merita alcuna fede? Tu l'hai amata quella povera figliuola, tu non puoi calunniarla. Vedi, te la cedo; sì, Filippo, lo giuro per tutte le sante reliquie! te l'abbandono, e convieni innanzi a questi signori che tu ti sei ingannato. Che vuoi tu che io divenga dopo codesto! Tu puoi uccidermi, va. Un prete! è ciò possibile, ciò! Ella avrebbe soccombuto ad un prete, ella che ti ha resistito, a te che l'amavi, un così bel giovane, la gloria e l'orgoglio del popolo di Napoli, un uomo che ha fatto le più belle canzoni!


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





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