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      L'amore per Don Diego aveva fatto esplosione in quella crisi; Bambina l'attirava; sentiva una pietà fraterna per Gabriele.... Come accordare tutto ciò? ecco il problema. Ella riflettè a codesto lungo il viaggio, malgrado il mal di mare, la notte nell'albergo di Procida, ove arrivò tardi la sera ed ove il sonno rifiutò visitarla. Ella vedeva nondimeno due speranze brillare in quell'oscurità: Bambina si mariterà, pensò ella; Gabriele non saprà nulla. E quando poscia egli uscirà dal bagno, noi saremo morti o saremo così vecchi, così vecchi.... L'alba la rinfrancò. Concettella si addormì.
      Risvegliandosi alle undici, tutta spaventata ancora dei sogni insanguinati che aveva traversati, Concettella mangiò una bocconata e corse all'ergastolo. Il suo cuore batteva a tutto vapore. Un presentimento confuso l'avviluppava di un'atmosfera di terrore e di ansietà. Gli avvenimenti hanno le loro scariche elettriche come gli uragani. Concettella accelerò il passo per uscire il più presto possibile da quel vago incognito e pungente. I secondini la conoscevano: ella aveva inspirata tanta compassione e simpatia a tutti! Il permesso di vedere Gabriele le fu concesso immediatamente.
      Ed eccola al cancello.
      Alla vista della faccia scompigliata di Gabriele, dell'aspetto satanico di Filippo, del contegno di tutti quei forzati presenti, in modo insolito, al suo convegno col fidanzato, Concettella fa presa da tremore. Cosa significava codesto? che si voleva da lei? che aveva dessa? Arrossì, impallidi sotto il suo velo abbassato; un vapore ghiacciato le saliva dai piedi alla testa.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





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