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      Imperciocchè non vi è rivoluzione presso un popolo cattolico che non si abbatta innanzi tutto sulla Società di Gesù. Per la sola circostanza della situazione politica dell'Europa, al mese di novembre 1847, la colpa del P. Piombini pigliava le proporzioni immense di un delitto di leso-ordine. Il padre Rothaan rispose immediatamente al re, che una soddisfazione terribile gli sarebbe data. E' mandò un agente segreto alla casa di Napoli per istruire.
      Il carattere del padre Piombini era di già conosciutissimo sul proposito delle sue tendenze verso le donne. Ma il segreto di Stato nascosto al suo capo e confidato ad una ganza, rivelava un'altra faccia di questa figura: egli simpatizzava per la rivoluzione, vezzeggiava la caduta dei Borboni, l'unità italiana, l'abisso della Società di Gesù, e ne violava le regole fondamentali, - la rivelazione assoluta dell'anima al capo di questa Società. Per il padre Piombini una concubina passava dunque innanzi al generale, al re, agl'interessi del papato, alla sicurezza dell'Austria, alla salute dei principi italiani, all'esistenza della Compagnia di Gesù? L'istruzione del processo del padre Piombini fu condotta con prudenza, segreto e riguardi. Ei non ne seppe nulla, ma ne ebbe il sospetto e non ne fece caso. Ciò prese tempo; però si venne a capo della verità.
      Quando il generale fu padrone di tutta codesta verità, egli ordinò qualche misura contro il fratello ribelle, ma sempre con calma, moderazione e saggezza. Il padre Piombini aveva portato all'ordine dei milioni ed era uno dei quattro o cinque membri che ne formavano lo splendore.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





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