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      Egli prese la mano madida della giovinetta e la sentì tremare. Egli appoggiò le sue labbra sulla fronte di lei, e la sentì fremere. Bambina lo condusse nel salotto cui aveva illuminato meglio del solito. Il lume raddoppiava il prestigio meraviglioso della sua bellezza. Ella fece sedere il gesuita sul canapè e restò in piedi. Si guardavano entrambi stupefatti. Bambina vedendo il conte Bonvisi, ed il padre Piombini vedendo la donna sotto il riflesso magico che le dà quasi dell'ideale, la luce delle fiaccole. Infine, il gesuita gridò con tuono precipitato, quasi avesse avuto fretta di annunziare le sue belle nuove:
      - Figliuola cara, io sono felice. I miei negoziati sono riesciti. Un naviglio da guerra americano è giunto in rada stamane. Uno dei miei penitenti mi aveva di già ottenuto dal ministro americano un ordine d'imbarco. La pratica è stata condotta col più grande segreto, al confessionale, per istornare l'osservazione de' miei confratelli. Il ministro americano mi aspetta in casa sua.... che dico? ci aspetta, dimani sera.... nella notte di domani. La sua carrozza sarà nella strada S. Sebastiano, alla mia porta, ai miei ordini. La sua vettura è inviolabile ed il segretario dell'ambasciata vi si terrà dentro. Costui è pure ai miei ordini. Io uscirò dal Gesù Nuovo alle undici e verrò qui alla porta. Io voglio essere qualche ora con te, essere tutto a te, averti tutta a me.... Poi ti presenterò al ministro americano come mia moglie. Io abiuro. Io mi fo protestante. Ci mariteremo innanzi al console americano.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





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