Dio mio! se io potessi ascoltar la tua voce che mi dicesse: io ti amo! se io potessi sentir le tue labbra sorbire l'anima mia con l'ultimo mio sospiro!
- E voi avete affrontati simili pericoli per amor mio? mormorò Bambina, quasi parlasse a sè stessa, con voce sommessa e lenta. Voi correte di codesti rischi per amarmi? Ed io che mi credeva eroica!
- Bambina, non farmi soggiungere parole che all'età mia, nella mia persona, nella bocca di un uomo non amato sembrerebbero vaneggiamenti, e che turberebbero la tua anima, se tu mi amassi. Ordina ciò che debbo fare per piacerti. Esprimimi il desiderio più esorbitante cui un altro uomo potesse soddisfare, - fosse anche il re, fosse, più ancora, il generale dei gesuiti.... sarà esaudito: e deduci da ciò la grandezza, e l'immensità dell'amor mio. Il sacrifizio della mia vita non è il sacrificio più grande ch'io ti fo. Tu mi hai dimandata la mia anima? io te l'ho prostrata sotto i piedi. Non sono io apostata? vale a dire, non ho io mancato alla mia parola di prete, al mio onore di gentiluomo! Io non metto in conto la religione cattolica: io ne ho un'altra. Mi forzarono ad entrare nell'ordine, ed io mi ebbi la vigliaccheria di preferire la vita ad una menzogna. Ma la mia lealtà di uomo, la mia parola di gentiluomo sono ora maculate. Io ho tradito la loro confidenza. Ebbene, credi tu, figliuola mia, che il sacrifizio del tuo onore, quando anche me lo avessi tu fatto, sarebbe stato più grande del mio?
- Oh! no, no, gridò Bambina esaltata. Prendimi: eccomi a te.
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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1874
pagine 387 |
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Bambina Bambina
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