Pagina (369/387)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Ho pertanto bisogno di parlarle ad ogni costo.
      - Davvero, vi dico che è impossibile.
      - Arrivo da Roma, insistè don Gabriele. Ho notizie del marchese di Tregle e del colonnello Colini a dare a madama..
      - Il momento non è opportuno, rispose la cameriera. Milady ha ricevuto in questo momento una lettera che l'ha gettata nella costernazione. Ella è tutta in lagrime. Non vi riceverà per fermo.
      - Ditele ad ogni modo che io ho a parlarle di cose gravi, gravissime, arcigravissime, e che io giungo da Roma.
      Cinque minuti dopo, don Gabriele fu introdotto presso la dama inglese. Infatti, ella era coperta di lagrime ed in uno stato di spasmodica agitazione. Una lettera stava aperta innanzi a lei: la lettera di Bambina.
      - Che avete a dirmi? venite ad annunziarmi un nuovo disastro?
      - Il padre Piombini è morto.
      Lady Keith svenne. Don Gabriele chiamò la cameriera. Coricarono la dama sul canapè e la richiamarono a vita con dei sali. Aprendo gli occhi ella vide don Gabriele. Con una scossa interna di volontà ella si rizzò sul divano e gridò:
      - E' si è dunque ucciso, anch'egli?
      Don Gabriele raccontò allora la storia della lettera, si accusò del ritardo del ricapito, e narrò ciò che aveva fatto e visto il mattino. Lady Keith gli strappò il foglio dalle mani e lesse a voce bassa, ed in francese. I suoi denti battevano, tremava ed ondulava come un giovane pioppo.
      - Io non ho capito nulla, sclamò don Gabriele ingenuamente.
      Lady Keith rilesse allora in italiano queste poche linee:
     
      Fratello, appena avrete ricevuto questo viglietto,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





Roma Gabriele Tregle Colini Roma Gabriele Bambina Piombini Keith Gabriele Gabriele Gabriele Keith Gabriele Keith