La coscienza non ha per lei più voce: la dignità umana non ha per lei più forma: la virtù ed il vizio sono simboli di successo. Infine non la cede in nefandezze che al prete, a volta a volta suo organo e suo maestro.
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4. Si, il prete: ed io non ho colori forti abbastanza, parole energiche troppo per caratterizzare questa setta; e sì che vorrei gittare un drappo sopra così immonda gemonia per risparmiare il disgusto di chi mi legge. In una famiglia composta di più individui, il più brutto, il più stupido, il più brutale, il più ributtante di animo è scelto per la carriera sacerdotale. Quando un padre ritrova in uno dei figli la stoffa per un capestro, quando ne vede uno improprio ad ogni arte gentile, destituito di ogni facoltà brillante e generosa, lo incardina alla chiesa, per poi destinarlo alla sorveglianza dei campi ed al maneggio dell'azienda domestica. Maltrattati da una natura madrigna, avviliti dal disgusto generale, conscii della propria difformità morale, come Riccardo III della sua bruttezza, educati a quella specie d'inferiorità sociale in cui debbono tenersi, questi proseliti di Cristo entrano nei seminari per istruirsi. Odiando la società che li scaccia, posti in istato di guerra col mondo che li confina in una sfera di privazioni, di martirii, di disgusti e di violenze, e loro vieta qualunque sfogo di passione, questi giovani disgraziati si trovano di fronte ad altri cui l'ipocrisia ha corrotti già o l'astinenza resi fanatici e crudeli. Il volo delle loro intelligenze è tarpato e conficcato come Prometeo sopra lo squallido scoglio delle dottrine ascetiche.
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Riccardo III Cristo Prometeo
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