Pagina (161/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Era una pubblica calamità che portava il germe di un funesto avvenire. Non era l'onta per le armi italiane; l'onore era salvo, e possiamo dirlo ad alta voce ed a fronte levata, era salvo a Goito, a Pastrengo, a Peschiera, a Vicenza, a Colmasino, alle Corone, a Governolo, a Somma Campagna, e sopratutto nelle disastrose giornate di Curtatone e di Montanara, e nelle battaglie di Custoza e di Volta: non era il danno che dalla disfatta rilevava; ma lo scoraggiamento che andava a colpire un popolo giovine, il quale alzatosi confidente ed ardito, aveva generosamente rotte le catene; era la supremazia morale che l'Austria riassumeva. Le fortune della guerra potevansi riaccozzare e ricondurle all'attacco, le perdite con nuovi sacrifizi potevansi riparare; ma era l'irresarcibile squarcio formato nell'opinione di Europa e nella coscienza delle masse, essere l'Austria la fatalità inesorabile che deve gravitare sull'Italia, e che attaccarla è perdersi. Non furono forse queste considerazioni che attiepidirono l'Inghilterra, e fecero a Cavaignac ritirare la parola di Lamartine? Non furono forse queste considerazioni che inaridirono affatto l'anima del Papa, già avvelenata e prevaricata; che raddoppiarono l'energia di distruzione del re di Napoli, l'ipocrisia del Gran Duca di Toscana? I principi cantarono osanna, e rifrugarono in tutti i ripostigli del blasone e nei vuoti tesori degli stati nostri i dobloni per festeggiare Radetzky: i popoli presero la gramaglia. Era il primo anello di una catena di sventure che doveva finire col massacro di Ungheria e la resa di Venezia!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La rivoluzione di Napoli nel 1848
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
pagine 212

   





Goito Pastrengo Peschiera Vicenza Colmasino Corone Governolo Somma Campagna Curtatone Montanara Custoza Volta Austria Europa Austria Italia Inghilterra Cavaignac Lamartine Papa Napoli Gran Duca Toscana Radetzky Ungheria Venezia