... o meglio, per far più presto, che si indirizzi all'arcivescovo e gli domandi, per grazia, di completare le informazioni della polizia e dormi poi tranquillo. Da qui a due o tre settimane avrai della tua Giuseppina o un estratto di morte, o un numero di passaporto, o un'indirizzo.
Bruto si alzò e, in uno slancio d'entusiasmo, abbracciò don Gabriele. Questi si lasciò abbracciare intrepidamente, poi soggiunse:
- Ho mantenuta la mia parola. Ora, alla tua volta, la tua idea per la commedia.
- Io vi propongo di meglio, caro don Gabriele, rispose Bruto; vi do l'idea della commedia per le vostre marionette e vi fo mio collaboratore per la confezione di un dramma da darsi ai Fiorentini.
- Sognate, giovinotto?
- Sì, un dramma ed una buona azione.
CAPITOLO VII.
Dove conducono le buone azioni.
I due amici uscirono dal caffè: don Gabriele grattandosi la schiena, le mani giunte sul dorso, facendo dei visacci, come chi inghiotta qualcosa d'amaro o sia di cattivo umore; Bruto, ritto, grave, assorto. Camminarono così senza sapere dove andassero e senza parlarsi. In questo modo arrivarono al Molo.
In quel tempo la polizia non aveva ancora soppresso Rinaldo, come un nemico del trono e dell'altare, provocante alla ribellione a colpi di ottave dell'Ariosto.
Il cantastorie di Rinaldo - zio Siria - fioriva bellamente e si pavoneggiava in mezzo ad un numeroso uditorio, cui entusiasmava col racconto di Angelica; - avendo da un lato la donna che vendeva dell'acqua sulfurea e dall'altro due birichini che spacciavano quella ghiottornia di miele, che si chiama franfellicchi.
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