Pagina (72/267)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutto codesto viene dal tuo bagaglio, buffone del teatro. Vorresti ingannarmi di nuovo e rubarmi degli altri scudi. Tu fai i conti di un imbecille.
      - Io fo i conti che pagherete il mio diploma: ecco tutto.
      - Mai più.
      - Rileggete la Clemenza di Tito di Metastasio.
      Il domani, don Noè andava egli stesso a depositare alla banca l'importo del diploma di Bruto.
      Occorsero quattro mesi per provare che Bruto era figlio di mastro Zungo e di Egidia Segala; che era un buon suddito, ed un perfetto cristiano; ch'era andato a messa tutte le domeniche e tutte le feste dell'anno; che s'era confessato e comunicato; che non aveva mangiato di grasso nei giorni proibiti dalla Chiesa, che non aveva ammazzato alcuno; che non aveva mai pensato male nè parlato male di Sua Maestà, il suo adorato ed augusto padrone Ferdinando II; che non aveva mai letto un libro proibito, nè fatto parte di setta liberale.... Finalmente fu ammesso agli esami.
      Bruto non aveva studiato: ma, dotato com'era di una memoria meravigliosa, ciò che aveva udito dal professore Cosentini, la cui parola lo seduceva, bastò a farne uno scienziato, senza ch'egli se n'accorgesse, e più scienziato di tutti i suoi esaminatori.
      Dunque, malgrado ciò, ricevette il suo diploma.
      Il diploma per lo studente è come il marito per una ragazza; l'ambizione della sua vita, la speranza di tutti i suoi giorni, il desiderio di tutte le notti, avanti di averlo; un trastullo, dopo.
     
     
     
      CAPITOLO IX.
     
      Il noviziato.
     
      Allestito di diploma, vestito da galantuomo, Bruto pensò ch'era ormai tempo d'imbarcarsi nella vita reale e di affrontare le esigenze, dividerne le sciocchezze e subirne i dolori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il sorbetto della regina
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1890 pagine 267

   





Clemenza Tito Metastasio Bruto Bruto Zungo Egidia Segala Chiesa Sua Maestà Ferdinando II Cosentini Bruto