Basta così.
- Tartaruga, un rinfrescante per lo zio.
- Ne obliviscaris servum tuum, Domine, sclamò don Noè con voce morente.
- Amen, rispose Tartaruga.
- In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum.
- Amen, rispose Tartaruga.
- Sat prata biberunt!
- Amen, disse Bruto alla sua volta.
- L'olio è consumato, la lampada si spegne, brontolò il moribondo con voce appena intelligibile.
- Tartaruga! Tartaruga! gridò Bruto,
- Che cosa si ha da fare? Abbiamo tempo fino a domani.
- Tartaruga, lo zio è morto.
- Quell'uomo l'ha ammazzato, gridò la governante con accento disperato, sciogliendosi in lagrime e gettando tali strida, che tutto il vicinato accorse.
Bruto con una lagrima negli occhi, che si ostinava a non voler varcare la palpebra inferiore, restò immobile, agghiacciato, irrigidito, pallido da far paura, i capelli irti, contemplando il cadavere. Non pareva più di questo mondo, non vedeva e non udiva più nulla. Finalmente quella lagrima cristallizzata si scioglie e cade; delle scintille traversano i suoi occhi, un brivido le sue membra; si fa rosso il viso, gli zufolano le orecchie, si lascia cadere in ginocchio, nasconde la faccia tra le mani e mormora:
- Quel miserabile l'ha assassinato!
CAPITOLO XI.
Tutto per il meglio.
Non so quanto tempo Bruto rimase in quella posizione. Pregò e pensò. Fino allora aveva tutto al più vaneggiato.
I vicini, affaccendati, pieni di buona volontà, facevano tutto quel che potevano per rendersi utili.
Consolavano Tartaruga, che, al pari di Rachele, non voleva essere consolata; s'impietosivano sopra il dolore muto ed intenso di Bruto, e mentre si raccontavano l'accaduto, la causa, il corso della malattia, ne cavavano fuori un terno al lotto.
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Domine Tartaruga Domine Tartaruga Bruto Bruto Bruto Tartaruga Rachele Bruto
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